1739 Balsamico Giardini

Aceto Balsamico di Modena Giardini, Arte e Cucina

L’Italia è conosciuta nel mondo per la sua arte e la sua cucina, due eccellenze che affondano le radici nella storia. Spesso arte e cucina si fondono, come nel caso dell’Aceto Balsamico Giardini, il cui nome si ispira all’architettura barocca della palazzina dei giardini di Palazzo Ducale a Modena.

Luogo simbolo di un’epoca d’oro per il Ducato Estense – Il Settecento – la palazzina ospitava in modo scenografico sontuose feste e opulenti banchetti in cui si gustavano le pietanze entrate a far parte della tradizione gastronomica locale. E’ questo il momento storico in cui alla Corte degli Estensi si riconosce la tradizione della produzione dell’Aceto Balsamico, una vera e propria arte che da allora viene custodita e tramandata da generazioni.

Il risultato? Un condimento prezioso e unico al mondo, realizzato con la cura e la pazienza con cui l’artista cesella la sua opera, per dar vita ad un bouquet di pregiati profumi e sapori che deliziano il palato. Un orgoglio per una terra ricca di eccellenze gastronomiche, tra cui: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Modena, Lambrusco.

Dai frutti della nostra terra.
Il raccolto

L’ingrediente principale dell’Aceto Balsamico di Modena è il mosto cotto di uve locali, nelle varietà prevalenti di Trebbiano e Lambrusco.

Tutte le fasi di produzione dell’Aceto Balsamico Giardini avvengono nel territorio di Modena, rispettando i tempi della natura e della tradizione locali, grazie ai saperi sapientemente tramandati di padre in figlio. Quando la calda estate della pianura Padana comincia ad allentare la sua morsa, arriva il tempo della festa: il tempo della vendemmia, che amiamo eseguire rigorosamente a mano per poter selezionare le uve più mature e profumate.

Il lento sobbollire del mosto d’uva.
La cottura

Il mosto ottenuto dalla pigiatura dell’uva viene cotto in caldaie aperte, a fuoco vivace, senza mai bollire: senza fretta, oltre 36 ore, fino a dimezzare il suo volume. Inizia così ad acquisire quell’aroma caratteristico che ritroveremo trasformato anni dopo nella nostra ampolla di Aceto Balsamico: un elisir di profumi e sapori che necessita di un lunghissimo invecchiamento in botte e dedizione per dar vita ad un prodotto inimitabile. Ecco perché l’Aceto Balsamico di Modena si distingue da qualunque altro condimento.

Le note aromatiche dei legni pregiati.
L'invecchiamento in botte

La tradizionale metodologia di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena prevede che il mosto d’uva cotto sia invecchiato in botticelle di legni diversi (rovere, castagno, ciliegio, ginepro, frassino, gelso, acacia), per acquisire tutti i sentori e le note conferite da ogni prezioso legno. E’ nei sottotetti areati delle acetaie che l’Aceto Balsamico è soggetto all’escursione termica tra estati caldi ed umide e rigidi inverni, che contribuiscono a dare vita alla sua lenta trasformazione.

Nella botte piccola c’è l’aceto buono.
I travasi

Servono almeno 12 anni di invecchiamento del mosto cotto in botti di legno per dar vita all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP “Affinato” e almeno 25 anni per l’”Extra-Vecchio”, anni in cui il prodotto viene travasato in botti sempre più piccole di legni differenti e si concentra naturalmente, diventando denso e agrodolce al palato.

L’Aceto Balsamico un prodotto dinamico che subisce travasi e rabbocchi continui con un lavoro paziente e certosino in cui ogni passaggio è fondamentale per il risultato finale. Ogni bottiglietta di Aceto Balsamico di Modena racchiude sfumature uniche, che possono tramandare la sapienza degli artigiani produttori.

La qualità si vede dall’etichetta.
L'imbottigliamento

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che ottiene la certificazione viene imbottigliato nell’apposita e unica ampolla di Giugiaro da 100 ml. L’imbottigliamento viene supervisionato dall’Organismo di Certificazione e si conclude con l’apposizione del sigillo di garanzia. Impossibile sbagliarsi: il prodotto certificato DOP è facilmente riconoscibile ed è una grande garanzia di qualità.

Anche la denominazione Aceto Balsamico di Modena IGP garantisce che il prodotto è stato realizzato con materie prime di provenienza geografica controllata e rispetta tutti gli standard qualitativi richiesti, proprio come tutti i balsamici Giardini, è un prodotto 100% naturale, privo di addensanti, coloranti e conservanti.

Non solo aceto balsamico

Il mondo dell’Aceto Balsamico di Modena non è fatto però solo di aceti certificati: intorno ai prodotti IGP e DOP sono nati molti altri Condimenti Balsamici a base di materie prime di ottima qualità, pensati per la gastronomia contemporanea.

Le Perle, le Creme di Balsamico ed i Condimenti invecchiati sono solo alcuni degli articoli della gamma Giardini, a cui si aggiungono Condimenti aromatizzati, confetture, Olio Extra Vergine di Oliva e la tradizionale Saba, sciroppo di mosto d’uva diffuso nella tradizione contadina. Un ventaglio variegato e colorato di sapori che arricchiscono con brio qualunque tipo di piatto, dal più tradizionale al più creativo.